COSÌ I RAGAZZI DI TERZA SI PREPARANO A SPICCARE IL VOLO
Siamo abituati a pensare, nella nostra società un po’ edonistica, che soltanto il nostro corpo possa essere messo alla prova in gare sportive, che solo l’aspetto fisico vada valorizzato in competizioni avvincenti e ben preparate. Solo il corpo porta i giovani alla vittoria? Solo il fisico è in grado di far dare il meglio di sé alle future generazioni? Non solo il corpo, non solo il fisico ma anche le menti dei più giovani vanno allenate! La scuola come palestra di menti fresche, che si allenano alle più avvincenti gare …di grammatica! Che si dedicano allo studio della lingua latina!
Questo da anni avviene nella nostra Scuola Secondaria di Merone: gli insegnanti sono allenatori di piccoli campioni di morfologia, di sintassi, di logica della lingua italiana. Questo è un grande sogno di ogni docente di Lettere: far amare la propria materia, far apprezzare persino la grammatica, far appassionare ad una lingua che, dicono, sia morta ma che viene utilizzata, all’insaputa dei più, tutti i giorni: il latino.
Gli alunni lo sanno: iniziano la classe prima e vengono informati che, se si saranno ben allenati, in terza potranno accedere anche loro alle Olimpiadi della grammatica! E con quanta determinazione e serietà i ragazzi, prima di lasciare la scuola Media per andare alle Superiori, partecipano ad una gara la cui sfida è, soprattutto, con se stessi e con la loro maturazione nei confronti dell’impegno scolastico!
Anche quest’anno, sfidando persino la pandemia, le Olimpiadi si sono svolte. All’aperto, a distanza, in sicurezza. Ventidue alunni hanno creduto nell’importanza di studiare bene la lingua italiana e hanno imparato ad amare la nostra più grande tradizione nazionale: la lingua di Dante, di Petrarca, di Boccaccio, di Manzoni. Altri alunni si sono dedicati, on line ( presente e passato, vanno a braccetto..) allo studio dei primi elementi della lingua di Virgilio, di Orazio, di Cicerone, di Seneca per essere pronti ad uno studio più approfondito e costante vissuto alle Scuole superiori.
La più grande soddisfazione degli insegnati di Lettere? Vedere un largo sorriso sulle bocche dei loro studenti mentre accoglievano, contenti, dalle mani delle Autorità presenti, i loro attestati di partecipazione.